Baunei.

Cavi fuorilegge sospesi sul Selvaggio blu 

Quattordici escursionisti denunciati dai barracelli: non erano autorizzati 

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Avevano installato due cavi lunghi centinaia di metri per collegare la parete sud di Punta Giradili, a nord di Pedra Longa, e lanciarsi nel vuoto in sicurezza nel canalone sottostante. Senza alcuna autorizzazione, senza alcun permesso rilasciato dalle autorità competenti in materia di salvaguardia e tutela del paesaggio. Per questo motivo quattordici escursionisti stranieri, francesi e tedeschi, sono stati identificati dai barracelli del comune di Baunei e dalla Forestale. Non è la prima volta che nel territorio di Baunei si verificano episodi simili, e negli ultimi anni sono stati tanti gli escursionisti sanzionati perché hanno messo in atto azioni che non sono consentite dalle stringenti normative di tutela del paesaggio in aree di pregio naturalistico che ricadono all’interno di un Sic - Sito di interesse comunitario.

Tolleranza zero

«È nostra ferma intenzione porre un limite a queste attività che prevedono installazioni nel territorio - ha rimarcato il sindaco Stefano Monni – e anche in questo caso sorprende il fatto che gruppi di escursionisti agiscano senza nessuna autorizzazione». In passato sono stati sanzionati turisti che hanno installato cavi d’acciaio utilizzando trapani per fissarli alle pareti calcaree per effettuare spettacolari riprese da pubblicare sui social network.

Turisti irritati

I cavi installati hanno stupito e irritato anche i tanti escursionisti impegnati ieri mattina nella “Prima Tappa del Selvaggio Blu al contrario”, ultima escursione tra quelle previste all’interno del Festival del Supramonte che per quattro giorni ha animato il centro montano con convegni a tema su “turismo e sviluppo economico”, dibattiti sul futuro del territorio e serate musicali. «Nei prossimi gironi valuteremo nel dettaglio il caso in questione - fanno sapere in Comune – ovviamente insieme alle forze dell’ordine competenti; intanto stupisce ancora una volta il fatto che si verifichino simili situazioni in un sito naturalisticamente importante come il territorio baunese, nel quale l’ipotesi di installare cavi volanti non dovrebbero essere minimamente preso in considerazione».

La notizia arrivata in paese nell’ultima serata del Festival Supramonte è stata commentata in coro negativamente dal folto pubblico presente nella tensostruttura montata per l’occasione in Piazza Bingiggedda che in tarda serata ha ospitato il concerto di chiusura di Piero Marras.

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