Sanluri

«Cari giudici,  mai picchiato da mio figlio» 

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«Mio figlio non mi ha mai picchiato». Luigi Scanu, 88 anni di Sanluri, padre di Salvatore, accusato di violenza domestica nei suoi confronti, si è fatto accompagnare in tribunale con l’ambulanza per dirlo ai giudici.

L’uomo invalido da tempo, assistito dall’avvocata, Rossana Palmas, si è costituito parte civile nel processo, chiedendo il risarcimento di un euro per il danno subito, cifra simbolica per poter essere ascoltato dal giudice. Nei giorni scorsi è arrivato in Aula in sedia a rotelle. «L’ho fatto – ha raccontato l’uomo – per amore della verità. Ho detto al giudice che mio figlio non mi ha mai maltrattato, al contrario è stato sempre d’aiuto per me e la mamma. Si è trattato di un malinteso. Mia nipote ha scambiato una semplice discussione, sicuramente accesa, fra me e lo zio per un litigio, stavamo discutendo di una bolletta della bombola a gas che non si trovava». Commosso, ha ribadito che ha bisogno del sostegno del figlio: «Sono invalido, seguito da una badante, ma gli affetti familiari sono insostituibili. A chi ha accusato Salvatore ho detto di potarmi in ospedale perché i medici potessero verificare sul mio corpo la presenza di segni da percosse».

Il fatto risale allo scorso aprile, quando il figlio era finito al centro di un'indagine dopo l’episodio di violenza segnalato dalla nipote al 112. Secondo l’accusa Salvatore, 63 anni, avrebbe «instaurato in casa un clima insostenibile, fatto di continue minacce, che avevano generato nell’anziano uno stato di ansia e paura». L’uomo, difeso dall’avvocata Antonella Marras, è finito a processo per maltrattamenti in famiglia. Ai giudici la sentenza. ( s. r. )

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