Sanità.

Capodanno, vietato ammalarsi  

Chiusure a singhiozzo per tredici Guardie mediche fino all’Epifania 

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Guardie mediche: bollino rosso per i 28 Comuni del Medio Campidano a partire dalla notte di Capodanno fino a quella dell’Epifania. La chiusura a singhiozzo del servizio di Continuità assistenziale è stata resa nota dalla direzione della Asl di Sanluri sul sito istituzionale dell’azienda sanitaria: «Si comunica che, per cause non dipendenti dalla Asl, non sarà possibile garantire l’operatività del punto guardia medica». Una decisione, che rischia di mandare in seria difficoltà il pronto soccorso dell’ospedale di San Gavino già sofferente, con ambulanze e pazienti costretti ad attendere anche 9 o 10 ore. La proposta è quella di raggiungere le Guardie mediche dei Comuni vicini (con una rotazione a seconda dei giorni) che però, purtroppo, in alcuni casi distano anche 40 chilometri. L’ultima spiaggia resta il 118.

Le feste

Proibito ammalarsi come capita ormai sempre più spesso nei fini settimana e nelle festività più sentite dell’anno. Una situazione di emergenza che in particolare interessa gli ambulatori di 13 Comuni che servono anche altri paesi limitrofi: Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, Samassi, San Gavino, Sanluri, Sardara, Serramanna, Villacidro, Villamar, Lunamatrona, Segariu. Nella maggior parte dei casi, le chiusure vanno dalle 20 di domani alle 8 di venerdì. Per gli altri giorni si alternano fra notti e giorni fino al temine delle festività natalizie che coincidono con l’Epifania. Fanno eccezione le Guardie mediche dei Comuni di Barumini, Serrenti e Tuili che resteranno operative. La commissaria della Asl, Francesca Ibba, è consapevole del disagio creato: «Il problema è legato alla carenza dei medici, in questi casi reso più complicato da chi si è assentato per motivazioni varie. La collaborazione del personale in servizio ha consentito di migliorare la situazione, si coprono a vicenda». Il direttore sanitario, Alessandro Baccoli, aggiunge: «L’impegno è stato al massimo per garantire a tutti la guardia medica. Pur nella ristrettezza del personale, non abbiamo lasciato nulla al caso. Uno sforzo notevole perché in ciascun Comune le famiglie avessero un punto di riferimento al quale rivolgersi in questi giorni».

Le reazioni

Il presidente del distretto sanitario di Sanluri e sindaco di Lunamatrona, Italo Carrucciu, commenta: «Si tratta di un disservizio denunciato da anni. Dispiace ammettere che non c’è stata l’attenzione che questo problema avrebbe meritato. È questione di organizzazione. In sei mesi sono state azzerate le liste di attesa, si potrebbe fare altrettanto per la guardia medica festiva». Il collega del distretto di Guspini e sindaco di Villacidro, Federico Sollai, aggiunge: «Si tratta di un problema annoso, per questo continuiamo a sollecitare a tutti i livelli istituzionali la necessità di assicurare la continuità assistenziale, soprattutto nei giorni festivi». Il sindaco di Serrenti, Leo Talloru, spiega: «Anche nei centri in cui la sede della Guardia medica resterà aperta non mancheranno i disagi causati dal sovraffollamento per le visite di chi arriva dagli altri paesi». L’assessora alla sanità di Arbus, Sara Vacca, chiude: «Appena ricevuto l’avviso ho stampato diverse copie e le ho consegnate nelle nostre edicole e nelle farmacie. Non tutti hanno la possibilità di connettersi e navigare su internet per leggere le comunicazioni della Asl».

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