Serie D.

Caos all’Olbia: è sciopero 

I giocatori non si sono allenati, a rischio le prossime partite 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Olbia. Ora il futuro dell’Olbia diventa una corsa contro il tempo. Ieri i bianchi non si sono allenati. «La squadra non se la sente di andare avanti, così abbiamo deciso di staccare la spina», ha spiegato il tecnico Giancarlo Favarin.

Se per qualche giorno o per sempre non si sa, ma se i galluresi non dovessero presentarsi in campo nelle prossime due partite (il derby casalingo col Monastir e la gara esterna col Real Monterotondo) sarebbero esclusi dalla Serie D. Alla ripresa fissata per ieri mattina – ufficialmente per dare ai giocatori la possibilità di rifiatare dopo una serie di partite in cui, tra infortuni e squalifiche, sono stati impiegati sempre gli stessi – il gruppo ha deciso di fermarsi. Ipoteticamente per dare un segnale deciso alla proprietà dopo settimane di promesse non mantenute, a partire dal pagamento degli stipendi arretrati, e di messaggi lanciati a più riprese, anche dallo stesso Favarin, ma caduti nel vuoto. Intanto, però, diversi giocatori avrebbero chiesto la rescissione del contratto.

L’allarme

Domenica, dopo la gara esterna col Cassino pareggiata 0-0, l’allenatore ha rilasciato dichiarazioni forti e chiare: «Le parole se le porta via il vento, si devono fare i fatti e adesso non c’è niente che ci dà la speranza di andare avanti: ci sta che martedì non ci alleniamo neanche». Rientrato in città per dirigere la seduta di ieri, il tecnico pisano constatato che non era cambiato nulla si è limitato a prenderne atto assecondando la scelta della squadra. Se qualcosa dovesse muoversi nelle prossime ore, e almeno una mensilità fosse saldata, l’emergenza potrebbe rientrare. Ma nel silenzio della società, scomparsa da Olbia da tempo e rappresentata al momento dal solo Guido Surace in veste di rappresentate legale, e senza un dirigente con potere decisionale a cui rivolgersi, la situazione non promette nulla di buono.

I risultati

Nonostante le difficoltà, che perdurano da inizio stagione, l’Olbia ha continuato ad allenarsi, a giocare e a fare punti, tanto che il pareggio di Cassino è il quinto risultato utile consecutivo e i bianchi con 17 punti dopo 11 giornate sono a una lunghezza dai playoff. La generosità degli imprenditori locali ha permesso di coprire le spese ordinarie, come le bollette dello stadio e le trasferte, ma la svolta societaria, con le trattative per il cambio di proprietà cadute nell’oblio, non può più attendere.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi