A Esterzili un uomo di 86 anni, Luigino Deiana, pensionato e pastore, è morto dopo essere precipitato con la sua auto in un burrone sulla strada provinciale 53, che collega il paese a Escalaplano.
L'allarme è scattato ieri in tarda mattinata: l’anziano, che abitualmente la sera andava in una campagna ad accudire i suoi animali, non era rincasato – com’era sua consuetudine – per il pranzo, e i familiari preoccupati si sono messi alla sua ricerca. A individuare la vettura dell’anziano nel dirupo, nel primo pomeriggio, è stato Manuel Corrias, marito della nipote della vittima, che ha immediatamente chiamato i carabinieri. Secondo il medico legale, l’incidente sarebbe avvenuto almeno dieci ore prima, probabilmente nella notte di venerdì.
La dinamica
Deiana stava percorrendo la Provinciale in direzione del suo ovile, quando – per cause ancora da accertare – ha perso il controllo della sua Fiat Panda. Il veicolo è uscito di strada, finendo in un punto impervio e nascosto alla vista, dove scorre un piccolo ruscello. A rendere ancora più drammatico l’episodio è stato proprio il luogo in cui l’auto si è fermata: un tratto lontano dallo sguardo dei passanti, che ha reso complicato individuarla.Manuel Corrias si è trovato di fronte una scena straziante: l’auto accartocciata e, al suo interno, l’anziano ormai senza vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Isili, i vigili del fuoco e la polizia stradale di Nuoro, incaricata dei rilievi per stabilire la dinamica esatta dell’incidente. Purtroppo, per Luigino Deiana non c’era più nulla da fare.
Comunità in lutto
L’anziano era una figura molto conosciuta e ben voluta nella piccola e coesa comunità di Esterzili (550 abitanti): dopo aver vissuto per 23 anni in Svizzera da emigrato, era rientrato nel suo paese natale per riprendere la vita da pastore, che non aveva mai realmente lasciato. Anche in pensione, continuava a recarsi ogni giorno nel suo ovile. Viveva da solo, ma manteneva un legame stretto con la sua famiglia, in particolare con la nipote Maria Elvira, che si prendeva quotidianamente cura di lui.
La tragedia ha colpito la comunità nel giorno in cui si preparava a celebrare Sant’Antonio da Padova, una delle feste più sentite del paese. Il suono delle sirene ha infranto la quiete del sabato, gettando il paese nello sgomento e poi nel dolore.
«Dispiace profondamente per quanto accaduto», ha dichiarato il sindaco Renato Melis: «Luigino Deiana mancherà a questa comunità. A tutti era cara la sua capacità di scherzare anche quando le questioni si facevano serie».
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