A grande richiesta, Nuragica, l’edizione speciale della mostra-racconto sulla civiltà dei sardi proroga la sua permanenza al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e sarà visitabile fino al prossimo 6 novembre. Il grande percorso immersivo, allestito dall’11 giugno scorso nelle sale di uno dei più prestigiosi musei italiani, ha fatto breccia sul grande pubblico del MANN facendogli scoprire una delle più significative civiltà della preistoria nel Mediterraneo occidentale. Una scommessa vinta da parte del Direttore Paolo Giulierini che ha voluto accompagnare l’esposizione dei reperti proposta dalla Mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica” con un progetto dal linguaggio innovativo capace di rivolgersi a qualunque categoria di persone: dall’appassionato che cerca informazioni storicamente corrette al turista che cerca un primo livello di conoscenza del tema. 

MANN. “Nel caso della mostra Sardegna Isola Megalitica è stato fondamentale l’incontro con Nuragica perché ha proprio colmato ed integrato tutti quegli elementi che la mostra da sola, pur avendo un allestimento di grande profilo, non riusciva a trasmettere” chiarisce il direttore. “Nuragica ha sortito questo effetto: far comprendere quanto noi esponevamo con gli oggetti archeologici. Il pubblico è rimasto entusiasta”  è il commento di Giulierini. “Siamo convinti che il rapporto con Nuragica e con la sua metodologia possa essere replicato in altri ambiti del museo e non mancheranno occasioni di studiare insieme un progetto specifico per altre offerte culturali che possono andare dalla Magna Grecia a Pompei”.

VISITATORI. Nei primi 3 mesi di apertura sono stati migliaia i visitatori di tutte le età e provenienti da tutto il mondo che hanno deciso di trascorrere un’ora del loro tempo all’interno dell’experience sulla civiltà dei sardi. “Un fantastico assaggio di storia sarda in territorio partenopeo” l’ha definita una visitatrice napoletana. “Il MANN si veste di futuro e ci ha regalato fotogrammi intensi del nostro passato” e poi ancora “La guida ci ha accompagnati in una terra meravigliosa che quasi abbiamo avuto la sensazione di calpestare realmente con i nostri piedi. E’ questo bagaglio infinito di bellezza, questo patrimonio a rendermi orgogliosa di essere italiana” commenta un’altra.

NURAGICA. Orgoglio è anche quello che provano i creatori di Nuragica, Paolo Alberto Pinna e Maria Carmela Solinas della Cooperativa Sardinia Experience che nel 2017 hanno dato vita al format turistico-culturale e che dopo un lungo tour nell’isola hanno deciso di consolidare il progetto inaugurando a Cagliari in via Roma il primo Museum Experience dedicato alla storia della Sardegna nuragica e contemporaneamente sbarcando a Napoli a giugno con una edizione speciale di Nuragica su richiesta del Museo Archeologico Nazionale MANN. Un grande sforzo organizzativo che ha trovato supporto nella grande tenacia e passione del suo team. Dedizione che si percepisce appena si varca la soglia della mostra.  “Non chiamatela mostra. Ma un susseguirsi di sorprese ed emozioni che disvelano un racconto inaspettato da vivere tutto d’un fiato” ci tengono a precisare i curatori.  

LA MOSTRA. Nuragica è pensata proprio per catapultare il visitatore mille anni prima della fondazione di Roma e vivere come un esploratore un vero viaggio nel tempo. Valore aggiunto del format è lo storytelling che accompagna il visitatore attraverso suggestive ambientazioni e ricostruzioni che raccontano una sintesi del patrimonio archeologico dell’isola e una terra che 3500 anni fa ha dato vita ad, una società avanzata capace di costruire 10.000 torri di pietra alte come palazzi di oggi, di interpretare la metallurgia come sapienti artisti ma anche di dare vita alla prima statuaria monumentale del nostro occidente” spiega Paolo Alberto Pinna. “E nello scandire del tempo, il visitatore incontra anche i protagonisti: uomini e donne che già rappresentavano esempi di socialità progredita con ruoli sociali ben definiti e modelli di comunità insolitamente vicini ai nostri”.  Ciò che si delinea ai visitatori al termine del viaggio, è un quadro inedito e inatteso.

I COMMENTI. Tra i 120 mila visitatori registrati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli nei primi tre mesi estivi molti sono stranieri e spesso completamente digiuni di storia italiana. “E’ stata indispensabile per unire i tasselli della storia della civiltà nuragica che non avevo compreso visitando i siti dell’Isola” ha lasciato scritto uno di loro nel libro degli ospiti. “Avevamo solo sentito nominare i nuraghi; questo percorso affascinante è un biglietto da visita che ci ha convinto a visitare, vivere e ammirare quei luoghi in prima persona”. Dice un altro. “In molti conoscono la Sardegna per la fama del mare, altri per le sue tradizioni ma praticamente nessuno ha una idea dei tratti principali di questa pagina di storia” confermano i curatori della mostra che in questi mesi hanno presidiato l’esposizione per far fronte alle numerose  richieste di approfondimento. Non è mancato il confronto anche con americani e orientali: “Non avevano neanche mai sentito nominare la Sardegna né tanto meno la civiltà nuragica o sarda. Si sono trovati davanti ad un tema ed un’esperienza di apprendimento inedito che li ha colpiti così tanto che ci dicono “La mia prossima vacanza sarà in Sardegna”.

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