S olo una legge elettorale che spazzi via definitivamente le infinite possibilità di inciuci che la politica propone incessantemente potrebbe restituire una dignità al Paese Italia, ostaggio dal dopoguerra dei governanti di turno e dei loro, spesso finti, oppositori. Costoro, senza vergogna, continuano nell'immorale gioco di tradire il mandato degli elettori saltando non noncuranza da destra a sinistra o viceversa pescando fra le mille opportunità che il vuoto etico gli propone. Poco importa se stavolta il piano non riuscirà per carenza di saltimbanchi. Il problema si ripresenterà presto. Sappiamo che è legittimo, seppur riprovevole, che una parte della maggioranza si possa sfilare dal governo, qualunque ne sia la ragione, e che i transfughi possono essere sostituiti da cosiddetti “responsabili”, scatenando una caccia ai voti che servono a tenere il potere. Ai tempi di Forza Italia la chiamavano compravendita di parlamentari e si gridava alla scandalo mentre oggi gli artisti dell'inciucio danno al fenomeno dignità nominale, con i “costruttori” salvatori della patria. Non cambia la sostanza, perché questi comportamenti vanificano il ruolo dei cittadini e l'esercizio del voto che, qualunque sia il risultato, viene poi manipolato dagli accordi fra partiti. E proprio i cittadini dovrebbero imporre un cambiamento. Che deve passare per forza da una radicale pulizia etica.

BEPI ANZIANI
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