Al 21 novembre del 1943 risale uno degli episodi più efferati della Seconda guerra mondiale: l'eccidio di Pietransieri.

In località bosco di Limmari, nella frazione del piccolo paese di Roccaraso, in provincia de L'Aquila, dopo essersi inizialmente accaniti contro il bestiame razziato, i soldati nazisti trucidano 128 civili. Tra loro ci sono 60 donne, 34 bambini con meno di dieci anni e molti anziani. Alla base della strage non c'è la rappresaglia per un'azione partigiana, ma solo il generico sospetto delle truppe tedesche che la popolazione sostenesse gli insorti.

Nessuno seppellisce i morti: i cadaveri restano infatti abbandonati nei boschi sotto la neve fino all'estate successiva.

Alla strage riesce a scampare una bimba di sei anni, di nome Virginia, nascosta dalla madre sotto le sue vesti.

In piazza XXI Novembre viene costruito un piccolo tempio ottagonale in memoria dell'eccidio. Per ricordare le vittime ogni anno si svolge una processione notturna che parte dalla località Limmari per giungere in paese.

(Unioneonline/F)

Novembre 2020

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