Sono le 11.05 del 12 luglio 2016 quando due treni della società Ferrotramviaria si scontrano lungo la ferrovia Bari-Barletta, in Puglia.

Uno viene da Andria, l'altro da Corato.

La collisione avviene su un binario unico e a ridosso di una curva, che impedisce ai due macchinisti di vedersi e tentare una manovra di emergenza.

A bordo ci sono 84 persone, più quattro ferrovieri. Moriranno in 23, 50 i feriti, in quello che è stato il peggior disastro ferroviario avvenuto in Puglia.

A provocare la strage fu, probabilmente, un errore di comunicazione tra chi doveva gestire il traffico sul binario. Il processo è ancora in corso per 18 imputati: 17 persone fisiche (tra cui i vertici e i dirigenti di Ferrotramviaria, i capistazione di Andria e Corato e l'unico capotreno sopravvissuto) e la società Ferrotramviaria spa.

(Unioneonline/D)

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