Il 23 gennaio 1973 Nixon annuncia il raggiungimento di un accordo di pace sulla guerra in Vietnam.

L'intesa - arrivata grazie alla mediazione del negoziatore Usa Henry Kissinger - fu firmata a Parigi quattro giorni dopo, e pose fine all'impegno statunitense nella guerra.

Non al conflitto che, iniziato nel 1955, finirà nel 1975 con la caduta di Saigon e la vittoria dei comunisti appoggiati da Russia e Cina.

Quella in Vietnam è la prima grande sconfitta militare degli Stati Uniti, che hanno perso decine di migliaia di soldati e si sono ritirati sotto la crescente pressione dell'opinione pubblica locale - contraria alla guerra - lasciando campo libero ai viet cong, che hanno riunificato il Vietnam mettendolo sotto il controllo dei comunisti, proprio quello che gli Usa volevano scongiurare entrando nel conflitto in appoggio al Vietnam del Sud.

Un totale fallimento per gli States, che si erano impegnati militarmente nella guerra prima con Kennedy, poi con Lyndon Johnson e infine con lo stesso Nixon.

Difficile contare i morti, su cui non c'è una stima precisa. Secondo alcuni calcoli statunitensi sono più di sette milioni.

(Unioneonline/L)

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