Sotto una capanna di frasche sul Montarbu, nel territorio di Seui, è qui che Franco Cugia, medico cagliaritano rapito 35 giorni prima a Nebida, viene ritrovato dai carabinieri.

Il 20 aprile 1989, il giorno dopo, L'Unione Sarda titolerà "Scontro a fuoco, Cugia è libero".

L'ostaggio verrà infatti liberato dopo un conflitto a fuoco con i banditi che, scoperti, si danno poi alla fuga tra i monti dell'Ogliastra.

"Sono vivo, sono felice", dirà il professore ai militari che lo trovano immobilizzato da pesanti catene che gli bloccano gambe e braccia e con un cappuccio che non gli permette di vedere i suoi sequestratori.

Liberato, il medico viene portato a Nuoro dove viene raggiunto dalla moglie e dai figli. Poco più tardi raggiungerà la sua casa di Poggio dei Pini, a Capoterra. Qui pian piano riprenderà la sua vita.

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