L'8 maggio del 1943 Mohandas Gandhi, comunemente noto con l'appellativo onorifico di Mahatma, inizia un digiuno di 21 giorni per protestare contro l'oppressione britannica in India.

Gandhi viene rilasciato il 6 maggio 1944 per poter essere sottoposto a un'operazione: a causa del digiuno è gravemente ammalato di malaria e di dissenteria e i britannici non vogliono che muoia in prigione rischiando di provocare un sollevamento popolare.

Malgrado la violenta repressione abbia portato in India una calma relativa, alla fine del 1943 il movimento Quit India (che ha richiesto l'indipendenza) riesce a ottenere dei risultati: infatti una volta conclusasi la guerra, il nuovo Primo Ministro britannico Clement Attlee (succeduto a Churchill) annuncia che il potere verrà trasferito in mano agli indiani. Gandhi annuncia allora la fine della lotta e circa 100mila prigionieri politici vengono liberati. Poco tempo dopo il viceré Wavell incarica Jawarhallal Nerhu di formare un governo interinale dell'India indipendente.

(Unioneonline/s.a.)

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