Il crollo totale di Wall Street rimasto nella storia è quello del 29 ottobre 1929: era un martedì e, alla riapertura delle quotazioni, queste iniziarono la loro discesa in picchiata.

Poche ore e alcuni titoli valevano quasi zero, nemmeno il prezzo della carta sulla quale erano stampati, si diceva.

A incassare i colpi più importanti, i fondi di investimento - chiamati "investment trust" - mentre l'America intera scivolava in una grave crisi.

Ovviamente i segnali c'erano già nei giorni, nei mesi, ma anche negli anni precedenti secondo molto osservatori: ma quel 29 ottobre è stato senza paragoni.

I numeri dello Stock Exchange, la sede di New York del mercato più importante a livello finanziario degli Usa, stavano crollando, e in gioco c'erano 16 milioni di azioni, con valori che risultarono in calo di 10 miliardi di dollari.

Anche le Borse di altre grandi città subirono poi il contraccolpo, come San Francisco e Chicago.

Ma gli analisti sono divisi sul ruolo che ha avuto il crollo della Borsa sulla seguente crisi economica: mentre per qualcuno si trattava di nient'altro che il risultato di una situazione non florida, per altri era proprio la causa che ha scatenato poi la depressione.

In seguito a quell'esperienza, i mercati azionari di tutto il mondo hanno deciso di istituire misure specifiche per sospendere temporaneamente gli scambi sul mercato in caso di declini rapidi.

(Redazione Online/s.s.)

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