La sua storia è stata ben raccontata anche sul grande schermo, in un recente film di successo scritto dai fratelli Coen e firmato alla regia da Steven Spielberg, con Tom Hanks come protagonista. Il nome di Francis Gay Powers, aviatore americano, sale alla ribalta delle cronache dopo l'abbattimento – avvenuto il primo maggio 1960 – dell'aereo spia U-2 che guidava e che doveva sorvolare ad alta quota Paesi ostili agli Usa, come per esempio l'Unione Sovietica. Il suo velivolo viene colpito da un missile terra-aria vicino a Sverdlovsk, nella regione degli Urali, e Powers catturato, viene processato e condannato per spionaggio il 19 agosto 1960.

Dopo quasi due anni, viene scambiato, insieme allo studente americano Frederic Pryor, con il colonnello del Kgb Vilyam Fisher (meglio noto con lo pseudonimo di Rudolf Abel), arrestato negli Usa. Lo scambio avviene a Potsdam, in Germania, sul ponte di Glienicke, il 10 febbraio 1962.

Al ritorno in America, Powers viene aspramente criticato per non aver attivato l'autodistruzione della macchina fotografica, della pellicola e delle altre parti segrete del velivolo. Ma dopo indagini della Cia e di una commissione del Senato a cui è chiamato a rispondere, la sua condotta durante la prigionia viene dichiarata esemplare, essendo riuscito a non divulgare informazioni sensibili al nemico.

(Redazione Online/m.c.)

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