Il 10 novembre 1985 moriva a Los Angeles, all'età di 70 anni, Orson Welles.

Regista, attore, sceneggiatore, produttore, il suo nome è legato ad alcuni tra i più grandi capolavori del Novecento.

Da "Quarto potere" a "L'infernale Quinlan", dalla "Signora di Shanghai" al "Terzo uomo", passando per le trasposizioni cinematografiche di Shakespeare (Macbeth, Otello), seppe stupire ed emozionare, provocare e dissacrare, innovare e allo stesso tempo restare fedele alla tradizione.

Vinse due Oscar, una Palma d’oro e un Leone d’Oro.

Una carriera sfolgorante, iniziata negli anni Trenta in maniera rocambolesca: da speaker radiofonico fece credere che gli alieni erano sbarcati negli Usa, innescando il panico tra la popolazione. Uno scherzo rimasto negli annali.

Come ebbe a dire lui stesso: "Per quello che ho fatto sarei dovuto finire in galera, ma al contrario, sono finito a Hollywood".

E fu l'inizio del mito.

(Unioneonline/D)

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