Giulio Andreotti muore il 6 maggio del 2013 nella sua casa di Roma. 94 anni compiuti nel gennaio precedente, era stato presidente del Consiglio per sette volte ed era uno dei più importanti - e controversi - rappresentanti della Democrazia cristiana oltre che della vita politica italiana in generale nella seconda metà del secolo scorso.

Prima deputato, poi senatore a vita, è stato anche in inquisito per questioni di mafia dalla magistratura di Palermo.

Una crisi respiratoria che lo aveva costretto a un ricovero al Policlinico Gemelli diversi mesi prima aveva lasciato pesanti strascichi e Andreotti non si era mai ripreso completamente.

Nel luglio 2015 morirà anche sua moglie, Livia Danese.

(Unioneonline/s.s.)

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