#AccaddeOggi: 25 maggio 1922, cent'anni dalla nascita di Enrico Berlinguer
Cento anni fa, alle tre del mattino di giovedì 25 maggio 1922, nasceva a Sassari Enrico Berlinguer da papà Mario, avvocato, e mamma Mariuccia Loriga, cugina della madre di Francesco Cossiga.
Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo “Domenico Roberto Azuni” ed essersi iscritto a Giurisprudenza, nel 1943 all'età di 21 anni entrò nel Partito comunista, diventandone segretario nel 1972.
Nel corso della sua segreteria ebbe un ruolo fondamentale nel dare autonomia al partito italiano, distanziandolo da quello sovietico con un modello nuovo che prese il nome di eurocomunismo. In Italia lavorò con il leader democristiano Aldo Moro, teorizzando e realizzando nel 1977 il compromesso storico. Il Partito comunista guidato da Berlinguer era democratico, combatteva il terrorismo e l'autoritarismo. Quindi poteva governare, anche se di fatto non ci riuscì mai.
Nel 1984 il segretario fu colpito da un ictus durante un comizio. Quel 7 giugno Berlinguer si accasciò in diretta televisiva, palesemente provato dal malore ma continuò il discorso, nonostante anche la folla, dopo i cori di sostegno, urlasse: "Basta Enrico!".
Alla fine del comizio rientrò in albergo dove entrò in coma. Dopo il consulto con un medico, fu trasportato all'ospedale Giustinianeo e ricoverato in condizioni drammatiche. Morì l'11 giugno, a causa di un'emorragia cerebrale. Ai suoi funerali, il 13 giugno a Roma, parteciparono due milioni di persone.
(Unioneonline/D)