Cade quest'anno il 36esimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi.

Della cittadina vaticana svanita nel nulla il 22 giugno 1983 non si è più saputo che fine abbia fatto e in questi anni tanti sono stati gli appelli da parte della famiglia - col fratello Pietro in prima fila - e anche di associazioni, semplici cittadini, per avere la verità.

Quel pomeriggio Emanuela, 15 anni, va a lezione di musica ed esce dall’edificio di piazza Sant'Apollinare, a Roma, intorno alle 19. Telefona a casa, spiegando a una sorella che le risponde di aver ricevuto un'offerta di lavoro da parte di un uomo in merito alla promozione di cosmetici. La sorella le dice di lasciar perdere e di tornare subito.

Da qui in poi di lei non si è più saputo altro.

Le ricerche sono scattate poche ore dopo, quando Emanuela non si presenta per cena. Vengono stampati dei volantini, quelli che ancora oggi ci permettono di avere di lei un ricordo preciso, affissi in tutta la città.

E trascorrono giorni, settimane, e poi mesi e poi anni. Ma della ragazzina nessuna traccia se non una serie di false informazioni, depistaggi, con tra i tanti protagonisti anche Ali Agca, il "lupo grigio" che in più occasioni ha dichiarato di avere la certezza di dove fosse Emanuela senza però mai fornire qualcosa di concreto.

Anche quest'anno tante persone torneranno in piazza per un sit-in proprio in piazza Sant'Apollinare, dove la giovane è stata vista per l'ultima volta.

(Unioneonline/s.s.)

Giugno 2019

Maggio 2019
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