Paolo Borsellino nasce a Palermo il 19 gennaio 1940.

Secondogenito di Diego e Maria Pia Lepanto, aveva una sorella maggiore – Adele – un fratello minore – Salvatore – e infine era arrivata Rita.

Dopo le scuole medie e superiori, Paolo si iscrive al liceo classico e poi all’Università di Palermo, facoltà di Giurisprudenza. A 22 anni la laurea con 110 e lode su "Il fine dell’azione delittuosa", proprio pochi giorni prima della morte del padre, gravemente malato. Decide quindi di mantenere l’attività di famiglia, una farmacia, fino a quando non arriverà alla laurea la sorella Rita, dandola in gestione per un affitto molto basso, costringendo i Borsellino a una vita di rinunce e sacrifici tanto che lo stesso Paolo verrà riformato dal servizio militare in quanto "unico sostentamento economico" del nucleo.

Nel 1968 il matrimonio con Agnese Piraino Leto, dalla quale avrà tre figli: Luca, Manfredi e Fiammetta. L’ingresso in magistratura è datato 1965 con l’assegnazione al tribunale di Enna. Seguono poi vari trasferimenti nel corso dei quali si imbatte anche con le vicende mafiose del territorio palermitano.

E saranno proprio le sue indagini a farlo finire nel mirino di Cosa Nostra che, con un attentato, lo ucciderà insieme alla sua scorta – gli agenti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina – il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, sotto casa della madre.

(Unioneonline/s.s.)

Gennaio 2021

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