#AccaddeOggi: 30 gennaio 2002, il piccolo Samuele ucciso a Cogne

30 gennaio 2022 alle 07:01

Il 30 gennaio 2002 una telefonata al 118, quando mancano pochi minuti alle 8.30 del mattino, squarcia la tranquillità di Cogne, provincia di Aosta. È una mamma che chiede aiuto: “Mio figlio ha vomitato sangue, non respira, la prego sta male, sta malissimo”. Annamaria Franzoni è nella villetta in cui vive col marito e i due bambini: Samuele e Davide. Il secondo lo ha accompagnato alla fermata dello scuolabus, il primo – tre anni – era rimasto nel lettone.

Scatta l’emergenza, arriva l’elisoccorso per portare il piccolo all’ospedale Parini di Aosta ma poco dopo viene certificato il decesso. Samuele ha profonde ferite alla testa; almeno 17 i colpi ricevuti, e le lesioni sulle mani fanno pensare a un tentativo di difesa contro un'arma che non è mai stata ritrovata.

I sospetti si concentrano in pochi giorni proprio sulla mamma, che viene arrestata e processata all’interno di una lunga vicenda giudiziaria che porterà alla sua condanna. Nel 2008 la Corte di Cassazione conferma la sentenza d’appello: 16 anni di carcere. Trascorsi sei anni viene liberata perché viene ritenuto da escludere il rischio di recidiva, ma già da tempo alla donna era stato concesso di lavorare all’esterno dell’istituto penitenziario. I domiciliari vengono scontati nella sua casa di Ripoli Santa Cristina e dal settembre 2018 Annamaria Franzoni è definitivamente libera: i 16 anni sono stati ridotti a meno di 11 attraverso l’indulto e alla liberazione anticipata.

(Unioneonline/s.s.)