#AccaddeOggi: 16 febbraio 1959, Fidel Castro diventa primo ministro di Cuba

16 febbraio 2022 alle 07:01

Il 16 febbraio del 1959 il leader rivoluzionario comunista Fidel Castro prende il potere a Cuba dopo aver rovesciato il regime del dittatore Fulgencio Batista.

Rivoluzione iniziata 6 anni prima con l'assalto alla Caserma Moncada, e finita il primo gennaio del 1959 con la fuga di Batista da Cuba, mentre i rivoluzionari conquistano il Paese grazie anche a Ernesto Che Guevara

Fidel, giovane avvocato e attivista politico, denunciò il colpo di Stato con cui Batista era andato al potere nel 1952. Caduta nel vuoto quella denuncia, iniziò ad organizzare la rivoluzione. Arrestato e rilasciato grazie a un'amnistia dopo l'assalto alla Caserma Moncada, dà vita al Movimento 26 luglio, che lo porterà alla guida del Paese.

Fidel guiderà Cuba per quasi 50 anni, dal 1959 al 2008. Una lunga leadership dovuta per i sostenitori al miglioramento delle condizioni di vita a Cuna, secondo i detrattori all'utilizzo di metodi coercitivi e repressivi.

Ovviamente la sua volontà di applicare i principi marxisti lo porterà subito ad inimicarsi gli Usa. Stabilisce rapporti con la Russia e nazionalizza le raffinerie gestite dalle società statunitensi. A livello internazionale giocherà per tanti anni un ruolo ben più importante di quello che suggerirebbero le dimensioni di un piccolo Stato come è Cuba.

Gli succede alla guida del Paese il fratello Raul, Fidel Castro muore nel 2016 a 90 anni e la causa del decesso non è mai stata rivelata.

(Unioneonline/L)