Cin, la Compagnia italiana di navigazione del gruppo Onorato, ha depositato al Tribunale fallimentare di Milano la proposta definitiva di concordato preventivo

Nel pomeriggio di oggi, secondo le indiscrezioni circolate in queste ore, sarà depositata anche quella di Moby.

I giudici fallimentari dovranno, poi, decidere sull'ammissione delle due proposte e, in caso di via libera, partirà la lunga procedura, della durata di alcuni mesi, che richiederà "passaggi” obbligati come l'adunanza dei creditori.

Dopo la richiesta di fallimento per Cin da parte della Procura di Milano col pm Roberto Fontana, il 6 maggio il Tribunale milanese aveva concesso un rinvio per lasciare il tempo necessario alla società di trovare un accordo di ristrutturazione del debito con i commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria (Cin ha 180 milioni di euro di debiti nei confronti dell'ex Tirrenia). Accordo che in quei giorni sembrava vicino e che poi era saltato.

Da qui la prima richiesta di concordato "in continuità", presentata dalla compagnia lo scorso 24 maggio per salvare i servizi e i seimila dipendenti.

Con una nota Tirrenia ha garantito sulla solidità economica dell’operazione: “Grazie all'intervento del fondo italiano Europa Investimenti pagheremo 77 milioni di euro in favore di banche e bondholders, ovvero l'intero debito di Cin nei confronti degli stessi, che saranno quindi obbligati al rilascio del consenso alla cancellazione delle ipoteche attualmente esistenti in loro favore sulle navi, con la conseguente permanenza sulle stesse della sola iscrizione di ipoteca di primo grado in favore di Tirrenia in amministrazione straordinaria”.

(Unioneonline/F)

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