Le disdette non mancano, le perdite sono sicure ma lungo tutta la costa del Sarrabus c'è una grande voglia di ripartire. Si attendono solo il protocollo del Governo centrale per apportare gli adeguamenti che saranno richiesti in alberghi, ristoranti, pizzerie e campeggi. Ma nessuno vuole e può tirarsi indietro.

Giuseppe Onano, titolare di una azienda di affitto e vendita di case vacanze, assessore al turismo del Comune di Castiadas, dice che le disdette non mancano: "Sicuramente avremo perdite attorno al 40 per cento rispetto agli ultimi anni, ma bisogna iniziare. Sto facendo anche le promozioni, sconti del 20 per cento, restituzione della caparra firmata per quest'estate, oppure la possibilità di recuperare la vacanza nell'estate 2021. Garantiamo ovviamente la sanificazione delle villette e tutto quanto è necessario in materia di sicurezza sanitaria. Lo ripeto, attendiamo solo le disposizioni che saranno impartite dal Governo. Pensiamo anche ad un incontro preliminare fra tutti gli operatori del settore".

Le idee non mancano. "Vogliamo utilizzare il momento che stiamo vivendo - dice il sindaco di Castiadas, Eugenio Murgioni - utilizzando al meglio il nostro spazio. Tanto per fare un esempio, le mostre e le attività culturali e gastronomiche saranno presentate magari in spiaggia con la collaborazione delle strutture turistiche".

Murgioni ricorda pure che "sono stati messi a disposizione delle piccole e medie imprese turistiche sarde 15 milioni di euro. Da mercoledì 29 aprile - sul portale di Sardegna Lavoro - per le imprese in possesso dei requisiti indicati nell'avviso, sarà possibile presentare domanda per accedere ai finanziamenti stanziati dalla Regione per contrastare gli effetti della crisi economica causata dall'emergenza Covid-19". Castiadas è "zona salubre, una zona senza coronavirus".

"Come riferito dall'assessore regionale Alessandra Zedda - prosegue - saranno messi a disposizione delle imprese interessate finanziamenti fino a 70.000 euro sotto forma di prestito chirografo a tasso zero, rimborsabile in 6 anni e con periodo di preammortamento pari a 2 anni. L'iniziativa è volta a garantire un immediato flusso di liquidità alle imprese del comparto turistico, fortemente colpito dall'emergenza epidemiologica, in modo da consentire la ripresa delle attività, il sostegno dei costi, ivi compresi quelli della forza lavoro che si intende salvaguardare".

Marco Fanni è imprenditore turistico di Costa Rei, ex sindaco di Muravera. "Noi questa estate vogliamo esserci - spiega - Abbiamo una responsabilità, per la nostra storia personale, per chi ci è stato vicino, per chi ha creduto in noi, per gli ospiti che ci hanno scelto e per la nostra terra. Lo faremo con le regole più ferree, garantendo il massimo della sicurezza per gli ospiti e per i nostri collaboratori, con i più efficaci metodi certificati di igiene e di sanificazione. Ci stiamo attrezzando, stiamo studiando i piani, i presidi e le prescrizioni più severe: dall'ozono alle app, ai test, dalle distanze all'eliminazione delle situazioni di rischio.

Vanno bene i virologi, vanno benissimo gli esperti, anche l'ennesima commissione, ma oggi serve qualcuno che abbia il coraggio di prendere decisioni per il percorso che ci guiderà alla Fase 2 ed alla Fase 3".

"Per alcuni aspetti - conclude Fanni - abbiamo la fortuna di essere tra le Regioni con il minor tasso di contagio: tra Ogliastra e Sarrabus i casi si contano sulle dita di una mano. Nessuno, per esempio, a Muravera, Castiadas e Villasimius".

E che bisogna crederci ed essere propositivi lo pensano anche i sindaci di Villasimius Luca Dessì, Villaputzu Sandro Porcu, di Muravera Marco Falchi e di San Vito, Marco Siddu. Un territorio, quello di San Vito, che non ha un metro di spiaggia ma che sogna comunque di avere un ruolo nel settore. "Bisogna partire garantendo il più possibile la sicurezza sanitaria. Bisogna ripartire, i nostri operatori turistici non possono aspettare oltre".

Pierpaolo Piu è il direttore del Free Beach e del Cala Sinzias. "Attendiamo il protocollo del Governo Conte - spiega - ma bisogna fare presto. Certo, abbiamo voglia di ripartire, ma anche di idee e progetti chiari da parte di chi ci amministra e che sta disegnando il futuro di questa anomala stagione turistico. Bisogna favorire l'arrivo dei turisti dalla penisola e dall'estero. Abbiamo bisogno dei nostri clienti".

Gigi Molinari: "Vogliamo aprire per poter vivere una stagione il più possibile serena. Ho 40 diepndenti. Non voglio lasciare nessuno a terra".
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