"Il coronavirus ha emesso una drammatica sentenza: anziani e personale medico, infermieristico e assistenziale stanno pagando il prezzo più alto e drammatico a causa delle carenze strutturali e dei tagli incondizionati al sistema sanitario nazionale e regionale. Dei 670 morti causa Covid registrati in Sardegna da marzo a oggi la stragrande maggioranza appartiene a queste due categorie”.

Lo ha affermato Alberto Farina, segretario generale regionale della Fnp-Cisl.

"Due sono i problemi – aggiunge Farina che ha coordinato i lavori in videoconferenza del Consiglio generale dei pensionati, al quale hanno partecipato Gavino Carta segretario generale Cisl sarda e Piero Ragazzini segretario nazionale FNP - che Stato e Regione devono affrontare al più presto: la riforma dell’intero sistema delle RSA attraverso il potenziamento dell’assistenza domiciliare, il sostegno alle famiglie e la telemedicina. In certe Residenze sanitarie assistenziali la morte, che non è mai facile da affrontare, è stata – non per colpa degli operatori a volte eroici per generosità - letteralmente straziante".

Il secondo intervento urgente per la FNP è "ripensare il Servizio sanitario pubblico attraverso interventi strutturali: aumento degli organici, territorialità, contrasto alle malattie croniche", dice Farina, "in Sardegna il 44,1% delle persone soffre di almeno una malattia cronica; il 26,3% di almeno 2 malattie croniche; il 19,3% di ipertensione, il 12,4 di osteoperosi, il 21,7% di artrite e artrosi".

La FNP Cisl punta poi a un terzo obiettivo: la rivalutazione delle pensioni.

"E’ scandaloso – dice Farina – che in Italia 1 pensionato su 3 abbia un assegno pensionistico sotto 1000 euro/mese. Ancora più scandaloso in Sardegna dove questo rapporto diventa ancora più alto: su 421 pensioni erogate in Sardegna 236.000 non raggiungono 1000 euro al mese".

Nella nostra isola, infatti, l’Inps eroga ai lavoratori provenienti dal sistema privato circa 320.000 pensioni: l’assegno medio per gli uomini è 1.100 euro al mese, per le donne 660 euro al mese. "Importi scandalosi", conclude Farina.

(Unioneonline/F)
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