Il settore delle costruzioni ha retto l'urto della crisi provocata dal Covid-19 e quest’anno è in forte ripresa: più 6,5% il volume d'affari e più 8% gli investimenti, trainati da infrastrutture e superbonus del 110%.

Lo rende noto il rapporto di Cna sull'andamento del mercato del comparto nell'ultimo anno e mezzo.

Nel 2020 il settore ha fatto registrare numeri negativi, ma con una flessione tutto sommato contenuta.

Quasi meno 3 per cento negli investimenti e nel volume d'affari (4,7 miliardi). Peggiori le performance dell'edilizia privata di nuova costruzione, con un crollo del 14 per cento, e delle ristrutturazioni (meno 13 per cento).

Anche il mercato immobiliare ha subito una contrazione di rilievo: -7,6 per cento nella compravendita di abitazioni, -14, 5 per gli altri immobili.

Dati compensati almeno parzialmente dall’aumento delle opere pubbliche (più 10 per cento), con un valore dei bandi di gara più alto del 50%.

Anche l'occupazione ha registrato per l'anno scorso un aumento di lavoratori: più 6500 unità.

Per l'anno in corso si prevede una crescita per l'edilizia sia privata sia pubblica, ma anche per ristrutturazioni e opere infrastrutturali.

"Prioritario - hanno commentato Francesco Porcu e Daniele Palmas, segretario regionale Cna e vice-presidente di Cna Costruzioni - accompagnare e sostenere la fase espansiva del mercato. Sulle previsionali e significative stime di crescita dell'anno in corso giocano alcuni fattori di criticità: la capacità del sistema dell'offerta di rispondere alla crescente domanda; la tenuta del sistema dei prezzi; la capacità della P.A. ai diversi livelli di far fronte ai volumi crescenti delle risorse che si riverseranno sull'intero sistema delle costruzioni".

Nel 2020 si è registrata la contrazione più negativa a Oristano (-6,6%), seguita da Sassari (-3,8%), Cagliari e Sud Sardegna (-1,5%) e infine Nuoro (-1,2%).

Le stime per l’anno in corso vedono Cagliari e Sud Sardegna crescere significativamente: + 8%.

(Unioneonline/F)

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