"Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ben si adatta, come un vestito fatto su misura, alla filiera agro alimentare della Sardegna”. È la posizione del ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che a Cagliari, assieme al viceministro dello Sviluppo economico Alessandra Todde, ha tenuto una conferenza al punto stampa dopo la visita di stamattina all’azienda 3A di Arborea. “Questo è un territorio che vive d’agricoltura - ha spiegato - un comparto produttivo che ha difficoltà strutturali ma che ha le capacità per superare questo momento complesso e potrà contare sul supporto del governo che ha ben chiara la vocazione”.

Tornando al legame con il Pnrr: “Ci sono 800 milioni sul settore della logistica e per quanto riguarda i contratti di filiera, 1,2 miliardi nel piano complementare, penso poi agli strumenti di supporto al reddito agrario”. In generale, sostiene il ministro, "abbiamo davanti una grande sfida che è quella di utilizzare le risorse dei prossimi anni senza trasformarle in strumenti a pioggia, ma destinandole a dove c’è più bisogno e dove si può trarre maggior valore, con la consapevolezza che un prodotto agroalimentare per il nostro paese significa tradizione, cultura e turismo. Arborea rappresenta un po’ tutto questo, e con i territori e gli amministratori cercheremo di  percorsi di rafforzamento di questo sistema”. 

Sulla vertenza latte, Patuanelli ha precisato che “è un tema centrale in Sardegna. Intendo dare un messaggio di speranza e ottimismo ai produttori sardi perché tutelando le nostre distintività avremo la capacità di evitare l’omologazione dei nostri prodotti”. “Molte cose devono essere sistemate – ha aggiunto - e penso che anche il decreto legislativo sulle pratiche sleali che fissa livelli di prezzo sotto i quali scatta l’indagine di pratica sleale potrà essere tutelante per i produttori”. Di certo, ha concluso, “non si può continuare in un mercato in cui il costo di produzione è superiore a quello del prezzo riconosciuto, e su questo deve essere raggiunto un grande impegno di filiera in cui ognuno deve fare la sua parte”.

© Riproduzione riservata