L'attivazione dell'Energy release, che ha già avuto il via libera dalla Conferenza delle Regioni, e la Superinterrompibilità, tornata di attualità dopo il cambio di passo dell'Ue sugli aiuti di Stato: sono queste le due opportunità che potrebbero permettere alla Portovesme srl di continuare a marciare nel sito del Sulcis, scongiurando la fermata dell'impianto e la crisi occupazionale per 1.500 lavoratori.

Le richieste messe sul tavolo dall'azienda sarebbero state fatte proprie dal governatore Christian Solinas.

"Il governatore considera la Portovesme strategica - spiega Emanuele Madeddu della Filctem Cgil - tanto che, nel momento in cui non si dovessero concretizzare le due opzioni, sarà al nostro fianco nella battaglia per evitare la fermata degli impianti. Intanto l'azienda ha chiarito quali sono gli strumenti per proseguire nella produzione. Apprezziamo gli impegni del presidente, ma soprattutto il fatto che ci voglia stare accanto in questa vertenza per la quale ci attendiamo una prima risposta da Roma questa settimana: le prossime 96 ore saranno determinati per trovare una soluzione sul costo dell'energia".

Domattina alle 8 nuova assemblea a Portovesme con i lavoratori per l'informativa da parte dei rappresentanti dei chimici di Cgil, Cisl e Uil: la mobilitazione resta in piedi ma per ora non saranno previste nuove azioni. 

IL GOVERNATORE – "Incalzeremo il Governo perché si trovi lo strumento immediato per combattere gli aumenti anche grazie agli spiragli che oggi le regole europee aprono con il superamento delle regole sugli aiuti di Stato fino a poche settimane fa in vigore", le parole di Christian Solinas.

"La Sardegna - ha ricordato il governatore - si è fatta promotrice in Conferenza delle Regioni di un emendamento al Decreto 'Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili' con l'obiettivo della perequazione dei costi energetici tra le aziende che operano nella Penisola e quelle che operano nelle isole maggiori. Il testo è stato approvato all'unanimità dalla commissione tecnica della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regione. È uno strumento che non solo noi, ma anche la Sicilia ed altre realtà regionali ritengono di vitale importanza per ottenere una immediata risposta concreta con l'ottenimento della Superinterrompibilità, cioè la compensazione sui costi dell'energia, non più prevista dal 2018".

"Dalle politiche energetiche - ha sottolineato Solinas - passa il futuro delle nostre realtà produttive, non solo di quelle più energivore. Il Governo deve tenerne conto, ed è per questo che ho già più volte espresso la nostra forte perplessità nei confronti di alcuni aspetti essenziali del recente Dpcm. Il ricorso esclusivo alle rinnovabili e alle batterie di accumulo non garantisce quelle certezze di cui la Sardegna ha bisogno. La stessa data del completo abbandono del carbone deve essere rivista, come è accaduto in Germania dove l'addio al carbone è stato posticipato al 2035".

"La Regione è coinvolta in modo totale in questa battaglia – la conclusione – che proseguiremo in ogni sede istituzionale e, se necessario, manifestando a Roma insieme ai lavoratori per far sentire la nostra voce e i nostri diritti e mantenere in vita il nostro sistema industriale". 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata