Continua il confronto tra il Governo e i partiti della maggioranza per modificare il sistema del reddito di cittadinanza. 

Il Movimento 5 Stelle ha più volte ribadito che la misura “non si tocca”, ma si studiano alcuni correttivi. 

Da quanto si apprende le novità sostanziali potrebbero essere maggiori controlli sui percettori, con una stretta contro i cosiddetti “furbetti” che lo incassano senza averne diritto, accompagnati da una spinta ad accettare proposte di lavoro.

In vista della Manovra, inoltre, il governo lavora a una modifica del Reddito che, partendo dalla platea attuale, introdurrebbe un meccanismo di decalage dell'assegno – ovvero una progressiva diminuzione - che scatterebbe, nel caso di rifiuto, dalla seconda offerta di lavoro.

La novità riguarderebbe un terzo degli aventi diritto, coloro che sono ritenuti “occupabili”.

Infine, da fonti parlamentari, si apprende che le modifiche potrebbero prevedere anche un rafforzamento dei controlli non solo su chi già lo percepisce, ma anche quelli preventivi, grazie all'incrocio delle informazioni contenute nelle varie banche dati.

In fase di studio anche il superamento di un altro provvedimento simbolo del governo Conte I targato M5S-Lega, ovvero la Quota 100 per le pensioni. Si parla di una fase transitoria di due anni e poi dell’entrata in vigore di un nuovo sistema di calcolo, un meccanismo sintetizzabile – dicono sempre fonti parlamentari – come "quota 102".

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata