Pausa caffè green, l’Università di Cagliari promossa dall'Europa
Utilizzati piatti e tazzine senza plastica. Gli scarti della macinatura del caffè sono diventati concime per le piante
La pausa caffè senza plastica dell'Università di Cagliari è stata indicata come buona pratica dalla Commissione Europea sugli appalti verdi delle Pubbliche Amministrazioni (Green Public Procurement).
Il caso segnalato come good practice è la procedura a evidenza pubblica bandita per l'affidamento della concessione di spazi da destinare al servizio di ristoro mediante distributori automatici di cibi e bevande fredde e calde.
È la gara che ha permesso di poter collocare in tutti gli spazi dell'ateneo sardo - in applicazione dei criteri ambientali minimi fissati dal ministero - contenitori realizzati in materiale 100% compostabile, in Tetrapack, nell'ottica di una visione "plastic free".
Sotto il profilo dei rifiuti è stato previsto che gli scarti della macinatura del caffè vengano conferiti a centri di compostaggio per il loro riutilizzo attraverso la produzione di concime organico per le piante, nel pieno rispetto dei principi dell'economia circolare.
Per questa procedura, avviata a novembre dello scorso anno, l'ateneo cagliaritano - all'epoca guidato da Maria Del Zompo - incassò i complimenti via social dell'allora ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, oggi sindaco di Napoli.
(Unioneonline/F)