L'economia in Sardegna "rischia di morire" se non si riavvierà entro metà maggio. È l'allarme lanciato dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi.

"I dati sulla diffusione del contagio - spiega - rivelano che i positivi in città sono scesi a sette, due a casa e cinque in terapia sub-intensiva", ma a preoccupare il primo cittadino sono i numeri forniti dall'Aspal sul territorio: "Rispetto a inizio 2019, Olbia conta 6mila e 152 disoccupati in più. Sono numeri drammatici, a Cagliari il calo è di 6mila e 726 lavoratori, complici i 15mila contratti a tempo determinato in meno, il crollo è del 68%".

Nizzi chiede quindi al presidente della Regione Christian Solinas di "consentire al più presto agli esercenti turistici in aree demaniali e nei porticcioli di potersi preparare alla nuova stagione". Per lui "i dati fanno venire i brividi, convivere a lungo col virus non si concilia con questa situazione, bisogna far sì che le attività riprendano prima possibile".

"Dobbiamo pressare i governi regionale e nazionale", afferma il sindaco, che ringrazia i cittadini. "Sono stati alle regole, si sono adeguati, ma non possiamo chiedere loro di restare a casa ancora a lungo, non basterebbe più neanche il deterrente delle sanzioni".

(Unioneonline/s.s.)
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