Morti bianche, l’Ispettorato del lavoro: “Nove imprese edili su 10 non sono in regola”
“Per la prevenzione e la repressione delle violazioni in materia di sicurezza serve il coordinamento degli organi di vigilanza”
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All’indomani della tragedia sul lavoro avvenuta a Torino, dove tre operai – Roberto Peretto, 52 anni, Marco Pozzetti, 54, e Filippo Falotico, 20 – hanno perso la vita in seguito al crollo di una gru, sono arrivate le dichiarazioni choc del direttore dell'Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, che in un’intervista al Tg3 ha parlato del tema della sicurezza nei cantieri.
“Abbiamo iniziato una vigilanza da qualche mese da cui risulta che oltre 9 imprese edili su 10 non sono regolari”, ha affermato, “le risorse sono sufficienti ma occorre il coordinamento degli organi di vigilanza per intervenire nella prevenzione e nella repressione delle violazioni in materia di sicurezza”.
Secondo gli ultimi dati dell’Inail, gli incidenti mortali sul lavoro avvenuti in Italia nei primi dieci mesi del 2021 sono 1.017, ovvero circa tre al giorno. Un numero in leggero calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,8%), ma che resta comunque impressionante.
Nel dettaglio, si registrano 859 morti nei settori dell’industria e dei servizi, 112 in agricoltura e 46 nell’amministrazione pubblica.
Da gennaio a ottobre di quest’anno inoltre le denunce per infortunio sono state 448.110.
“Il confronto tra i primi 10 mesi del 2020 e del 2021 richiede molta prudenza ed è da ritenersi ancora poco significativo a causa della pandemia che in particolare nel 2020 ha provocato, soprattutto per gli infortuni mortali, una manifesta ‘tardività’ nella denuncia, anomala ma rilevantissima, generalizzata in tutti i mesi ma amplificata soprattutto a marzo 2020, mese di inizio pandemia, che ne inficia la comparazione con i mesi del 2021”, ha fatto sapere l’istituto in una nota.
(Unioneonline/F)