Etica e sviluppo sono per Sergio Mattarella temi chiave che si connettono alla tutela del risparmio, prevista dalla Costituzione italiana all'articolo 47 e cardine della stabilità economico-finanziaria non solo delle famiglie e degli individui, ma dell'intera società nazionale.

Un elemento di forza da tutelare, quello del risparmio, che, secondo il Presidente Mattarella, va "unito all'equilibrio dei bilanci pubblici, espressamente richiamato dalla Costituzione" ed "è condizione essenziale dell'esercizio della effettiva sovranità del Paese".

"La gestione del risparmio da parte dello Stato, delle imprese bancarie, degli intermediari finanziari - prosegue il Capo dello Stato nel messaggio al presidente dell'ACRI Giuseppe Guzzetti - costituisce il motore di uno sviluppo responsabile e sostenibile, un elemento centrale dell'esercizio del credito e deve obbedire a regole di assoluta trasparenza, di saggia amministrazione delle risorse, di protezione di depositi e investimenti".

E devono essere benvenute e incoraggiate anche "tutte le iniziative di finanza etica, attente alla produzione e distribuzione di beni e servizi, e all'impatto sociale delle proprie attività", insieme a quelle che stimolino un'educazione finanziaria che consenta ai risparmiatori di gestire in maniera appropriata le proprie scelte, sia nel credito sia nel debito, "esercitando così una cittadinanza attiva".

Un messaggio che arriva proprio nel giorno in cui le Camere si apprestano a discutere la manovra finanziaria rivista dopo le richieste di correzione di Bruxelles.

(Unioneonline/b.m.)
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