L’inflazione annua scende al 10% secondo i dati definitivi del mese di gennaio resi noti dall’Istat, nel mese precedente era all’11,6%.

Fondamentale l’effetto gas: con il tetto al prezzo e l’inverno caldo sono diminuiti i costi dei beni energetici, soprattutto sul mercato tutelato, spiega l’Unione Nazionale Consumatori.

L’energia elettrica sul mercato tutelato crolla del 18,1% rispetto a dicembre, il gas del 36%. A livello annuale il prezzo della luce registra un +6,1%, quello del gas un -33,4%. Tutt’altro discorso va fatto invece nel mercato libero, in cui il prezzo del gas è ancora in crescita rispetto a dicembre (+2,6%). Su base annuale nel mercato libero si registra +174,8% per la luce e +117,8% per il gas.

«Vanno prorogati il taglio degli oneri di sistema e la riduzione dell’Iva sul gas al 5% anche per il secondo trimestre 2023, visto che con la legge di bilancio si è intervenuti solo sino a fine marzo», spiega il presidente dell’associazione Massimiliano Dona.

«La riduzione delle bollette – continua – è fondamentale per continuare a calmierare i prezzi e l’emergenza inflazione non è ancora risolta. Il costo della vita resta insostenibile: per una coppia con due figli l'inflazione al 10% significa una stangata pari a 3.167 euro su base annua, di cui 969 solo per mangiare e bere. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 2.931 euro, 875 per cibo e bevande. In media per una famiglia il rincaro è di 2.514 euro».

Su base annua i rincari maggiori si registrano sulle spese per l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+34,8% e stangata da 1.193 euro su una famiglia media). Seguono cibo e bevande analcoliche (+12,6% e 711 euro di spesa in più per una famiglia media).

(Unioneonline/L)

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