Il Consiglio dei ministri pronto a dare l’ok al decreto ponte sul blocco dei licenziamenti, dopo l'intesa raggiunta ieri tra sindacati e Confindustria a Palazzo Chigi.
Le parti sociali hanno siglato, assieme al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro del Lavoro Andrea Orlando un accordo, che prevede l'impegno a ricorrere a tutti gli ammortizzatori sociali prima di far scattare i licenziamenti. 

In base all’intesa si dovranno richiedere 13 settimane di cassa integrazione straordinaria prima di procedere ai licenziamenti, almeno per i comparti industriale, manifatturiero e delle costruzioni. 

Restano al momento esclusi i comparti dell’industria tessile, quello della calzature e del settore moda. 

I sindacati sperano che i “segnali importanti” arrivati nel corso della trattativa possano portare a risultati rassicuranti e definitivi per la tutela dei lavoratori, per scacciare il rischio d’esplosione di vere e proprie “bombe sociali” legate all’occupazione. 

Secondo il leader della Cgil sarda Michele Carrus, solo nell’Isola potrebbero infatti essere messi a rischio, con lo sblocco dei licenziamenti, oltre diecimila posti di lavoro. 

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