"Eccellenze e Innovazioni nel Cibo e nel Vino – L’Agroalimentare della Sardegna come Asset Strategico per l’Italia”. Questo il titolo del convegno organizzato a Cagliari da Confindustria Sardegna, in collaborazione con il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica per l’Innovazione e la Sostenibilità dei Processi Alimentari dell’Università degli Studi di Cagliari.

L’evento ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, aderendo al progetto nazionale della Giornata del Made in Italy.

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle prospettive di sviluppo del settore agroalimentare e vitivinicolo, con particolare attenzione alle sfide della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e della valorizzazione delle eccellenze locali. Il dibattito ha coinvolto esponenti del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale, con l’obiettivo di analizzare strategie di crescita per il comparto attraverso la sinergia tra impresa e ingegneria dei processi alimentari.

A dare il via ai lavori i saluti istituzionali dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna, Gian Franco Satta, del Presidente della Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari, Daniele Cocco, e del Direttore di Confindustria Sardegna, Andrea Porcu, nei quali è stato evidenziato il ruolo centrale del comparto agroalimentare nell’economia isolana, definendolo un asset strategico che valorizza le eccellenze sarde lungo tutta la filiera, dalla produzione alla trasformazione.

«La collaborazione tra il mondo imprenditoriale e quello accademico è fondamentale per affrontare le sfide del mercato globale e rendere le nostre imprese sempre più competitive e sostenibili. Non si tratta solo di garantire la loro sopravvivenza di fronte ai rapidi cambiamenti climatici e geopolitici, ma di trasformare queste sfide in opportunità di sviluppo e progresso tecnologico», ha dichiarato Andrea Porcu, Direttore di Confindustria Sardegna.

«In risposta alla crescente industrializzazione e complessità delle produzioni alimentari e alle mutevoli esigenze dei consumatori, è fondamentale definire le sinergie tra università ed impresa per favorire lo scambio di conoscenze, accelerare lo sviluppo tecnologico e valorizzare le risorse locali creando opportunità occupazionali e competitività nel settore agroalimentare – ha dichiarato il professor Nicola Lai, coordinatore del corso di Laurea in Ingegneria Chimica e moderatore della giornata – In questo ambito è nata una nuova figura professionale: l’Ingegnere dei processi della filiera del cibo e delle bevande, un esperto in grado di rispondere alle emergenti esigenze delle imprese grazie a competenze interdisciplinari che gli permettono di progettare, ottimizzare e gestire i processi produttivi».

Gli interventi – Nicola Lai (UniCa) ha illustrato le risorse e competenze del corso di laurea in Ingegneria Chimica per l’Innovazione e Sostenibilità dei Processi – indirizzo Agroalimentare, discutendo le possibili strategie di collaborazione tra il mondo accademico e le imprese agroalimentari; Francesco Desogus (UniCa), ha discusso l’innovazione nei prodotti e processi dell'industria alimentare, evidenziando come l’ingegneria chimica e di processo offre strumenti fondamentali per innovare il settore delle produzioni agroalimentari, migliorando la trasformazione e la conservazione degli alimenti; Pier Francesco Orrù (UniCa) ha affrontato il tema della sostenibilità come motore di innovazione e sviluppo, in quanto proprio la sostenibilità è oggi un elemento strategico per l'innovazione e lo sviluppo dell'industria alimentare, in particolare del settore agroalimentare sardo; Alessandro Fanti (UniCa), durante il suo intervento, ha esaminato illustrato come le tecnologie dell’industria 4.0 e 5.0 stiano trasformando il settore della trasformazione alimentare, sottolineando come l’industria 4.0 stia introducendo strumenti come IoT, intelligenza artificiale, robotica e big data, permettendo un controllo in tempo reale dei processi, una maggiore automazione e una tracciabilità completa dei prodotti.

Fondamentali le testimonianze aziendali di Alessandra Argiolas, di Argiolas Formaggi, e Antonio Mancini, della Cantina delle Vigne di Piero Mancini, che hanno condiviso le proprie esperienze sui processi di innovazione nelle rispettive realtà imprenditoriali.

(Unioneonline/l.f.)

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