La Sardegna entro luglio indenne dalla tubercolosi bovina
Consentirà agli allevatori di non dover più ottemperare alle normative che impongono i test
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Entro luglio la Sardegna avrà la qualifica di “ufficialmente indenne da tubercolosi bovina”, una certificazione che consentirà agli allevatori del settore di non dover più ottemperare alle normative che, nei territori privi di qualifica, impongono test cutaneo della tubercolina e bolo endoruminale.
Una buona notizia sul fronte della libera movimentazione dei bovini, un passo avanti verso il ripristino della normalità, nonché una pubblicità positiva, un risparmio in termini di costi e un minor carico di incombenze burocratiche.
“A febbraio la Gallura aveva perso la qualifica per una questione burocratica e non per l’insorgenza di focolai, costringendo le aziende a sospendere i contratti per la vendita di animali. L’intervento dell’Assessorato alla Sanità, da noi interpellato in merito, ha prodotto una deroga alla bollatura obbligatoria, con scadenza ad agosto, che ha permesso una più semplice movimentazione dei capi bovini”, spiega Michele Orecchioni, presidente di Cia Nord Sardegna. “La Cia continuerà a vigilare affinché gli impegni assunti dalla Regione vengano mantenuti, al fine di non mettere in crisi un comparto che sostiene intere famiglie e contrasta lo spopolamento e l’abbandono delle campagne”.