L'ex Ilva spegne i forni: pesanti le ricadute sugli operai della Sanac
Per i cento dipendenti della Sanac sempre più lontana la possibilità di tornare al lavoro a pieno regimeÈ una notizia sconfortante per i cento operai della Sanac il fallimento della trattativa tra governo e ArcelorMittal sull'ex Ilva di Taranto.
Dopo l'annuncio del colosso franco-indiano nel vertice di ieri dei 5mila esuberi nel gruppo Ilva e di conseguenza dello spegnimento dei forni di Taranto, per gli operai di Macchiareddu si sono assottigliate le possibilità di tornare a lavorare a pieno regime.
L'azienda produce mattoni refrattari per le acciaierie del gruppo Mittal ma, una volta spenti i forni, i mattoni non servono più.
"Noi speriamo - dice ai microfoni di Videolina Giampiero Manca, segretario regionale Filctem-Cgil - che il governo riesca a recuperare questa situazione che ha creato togliendo l'immunità a Mittal e dandogli un elemento per andare via".
"La richiesta che noi facciamo alle istituzioni - la conclusione - è sollecitare il governo affinché non si perda neanche un posto di lavoro: non ce lo possiamo permettere".
(Unioneonline/D)