L'Ecofin non si arrende e continua a sperare che il ministro dell'Economia Giovanni Tria possa riuscire a far cambiare idea all'Italia a proposito della manovra finanziaria.

"L'Eurogruppo rappresenta un'unione monetaria, siamo tutti insieme in questa famiglia e dobbiamo lavorare tutti insieme per la stabilità", ha detto il ministro delle Finanze austriaco, Hartwig Loeger, presidente di turno Ue dell'Ecofin.

"Per questo sosteniamo il ministro Giovanni Tria nel suo dibattito dei prossimi giorni, affinché riesca a chiarire la situazione - ha aggiunto, specificando che - se abbiamo delle regole europee, la nostra posizione è che quelle regole vadano rispettate, questa è la nostra aspettativa: la maggior parte dei Paesi chiederà che queste regole vengano rispettate".

Più netto Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue: "Saremo rigidi ma giusti" nei confronti dell'Italia.

"Abbiamo presentato una comunicazione sul migliore uso della flessibilità nell'ambito del Patto di stabilità e crescita, e l'Italia è il Paese che trae maggiori vantaggi da questa flessibilità: dato che ha il secondo più alto rapporto tra debito pubblico e Pil e il più alto costo del servizio del debito, è importante che si attenga a politiche economiche responsabili, anche per mantenere i tassi di interesse a livelli accettabilmente bassi".

CONTE: "L'EURO NON È IN DISCUSSIONE" - In Italia, intanto, Luigi Di Maio ribadisce che il governo giallo-verde non farà passi indietro sul deficit, mentre Claudio Borghi (Lega), presidente della Commissione Bilancio della Camera dichiara la sua convinzione che "l'Italia, con una sua moneta, sarebbe in grado di risolvere gran parte dei suoi problemi, ma non tutti".

Parole che rischiano di incendiare il dibattito in Europa tanto che il premier Giuseppe Conte, previdente, getta acqua sul fuoco: "L'Italia è un Paese fondatore dell'Unione europea e monetaria, e ci tengo a ribadirlo: l'euro è la nostra moneta ed è per noi irrinunciabile".

(Unioneonline/D)

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