"Per il totale dei residenti la speranza di vita alla nascita si attesta a 82,8 anni (+0,4 sul 2015, +0,2 sul 2014) mentre nei confronti del 2013 si allunga di oltre 7 mesi".

Lo rivela l'indicatore di mortalità della popolazione residente in Italia nel 2016 reso noto dall'Istat, per il quale la speranza di vita è cresciuta rispetto ai livelli del 2015, anno in cui si era registrato un eccesso di mortalità.

Come in precedenza, la speranza di vita alla nascita risulta più elevata per le donne (85 anni), mentre quella degli uomini si attesta ai 80,6 anni.

Questa - rende noto l'istituto di statistica italiano - aumenta in ogni classe di età.

A 65 anni arriva a 20,7 anni per il totale dei residenti, allungandosi di cinque mesi rispetto a quella registrata nel 2013.

Nelle condizioni date per il 2016, ciò significa che un uomo di 65 anni può oltrepassare la soglia degli 84 anni, mentre una donna di pari età può arrivare a superare il traguardo delle 87 candeline.

"IN PENSIONE A 67 ANNI" - Sulla base delle regole attuali, l'età per la pensione di vecchiaia aumenterà dunque a 67 anni nel 2019 (attualmente è di 66 anni e 7 mesi).

Allo stesso modo, dovrebbero aumentare di cinque mesi anche i contributi necessari per accedere alla pensione anticipata rispetto all'età di vecchiaia, arrivando nel 2019 a 43 anni e tre mesi per gli uomini e 42 anni e tre mesi per le donne.

Il governo ha deciso infatti che non sarà eliminato l'adeguamento automatico.

Nonostante le posizioni dei sindacati e dei presidenti della commissione Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, che avevano definito lo spostamento in avanti dell'età pensionabile "iniquo", nei giorni scorsi l'Inps e la Ragioneria Centrale dello Stato hanno dichiarato che il meccanismo non verrà fermato.

(Redazione Online/F)
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