La Sardegna continua a pagare il fatto di essere un’Isola lontana dalla terra ferma. Non avendo il suo ponte sullo Stretto da realizzare, non avrà diritto a tutti i miliardi di euro in investimenti annunciati dal ministero delle Infrastrutture per la Sicilia e la Calabria. La nota del Mit parla di quasi 28 miliardi per strade e autostrade e 47 per le reti ferroviarie nelle due regioni. In tutto, 75 miliardi: investimenti «senza precedenti che il Mit guidato da Matteo Salvini ha in programma per rilanciare le infrastrutture al Sud, anche in vista della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina».

Si tratta di risorse europee a valere su un po’ tutti i fondi strutturali: fondo di sviluppo e coesione, Pnrr, fondo europeo di sviluppo regionale. Per quanto riguarda la Sardegna, la parte del miliardo e trecento milioni del Pnrr dedicata alle infrastrutture equivale a 548,7 milioni di euro e di questi la maggior parte, cioè 368,5 milioni, è destinato a investimenti per incrementare la velocità dei treni e la rete ferroviaria, che sarà elettrificata.

Il nodo Alta velocità

Velocità incrementata è cosa diversa dall’Alta velocità, dalla quale la Regione sarda è rimasta completamente tagliata fuori. È questa, forse, la ragione principale del divario enorme, in termini di risorse previste, tra l’Isola e le altre due Regioni.

Complessivamente, per il periodo 2021-2027, la Regione avrà a disposizione circa 8,7 miliardi (1,2 del Pnrr, 1,5 del Fesr, 744 milioni euro del fondo sociale europeo, 332 del piano complementare al Pnrr, quasi cinque miliardi del fondo di sviluppo e coesione). È chiaro che saranno destinati a infrastrutture solo in parte, e comunque neanche lontanamente nella misura prevista per Sicilia e Calabria.

Il Mit ha una sua giustificazione. «Le opere finanziate con fondi Pnrr sono figlie delle trattative iniziate dal governo Conte 2, che l’attuale esecutivo ha avuto il merito di rendere concrete garantendo il rispetto dei tempi (che è necessario per incassare l’assegno di Bruxelles)». Nello specifico, «in questi circa nove mesi di governo, Calabria e Sicilia hanno meritato una attenzione particolare per effetto del progetto del ponte sullo stretto che attirerà fondi europei straordinari essendo un’opera di interesse continentale perché garantirà il collegamento rapido tra Berlino e Palermo».

Roberto Murgia

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