Ripartono i cantieri di opere pubbliche incompiute in Sardegna, con l'esecutivo che ha approvato la rimodulazione del Piano regionale delle Infrastrutture programmando in favore degli Enti locali risorse per oltre 27 milioni di euro.

I beneficiari saranno 53 Comuni distribuiti in tutte le province della Sardegna (oltre al Consorzio bonifica del Nord Sardegna e all'Unione dei Comuni del Barigadu), le cui opere potranno finalmente uscire dagli elenchi delle cosiddette incompiute.

"Sono opere strategiche per la ripresa e lo sviluppo dei territori", dice il presidente della Regione Christian Solinas: "Con questo intervento sosteniamo concretamente i Comuni nell'importante opera di ammodernamento che vede nella riqualificazione urbana e nella messa in sicurezza delle zone ad alta pericolosità le due principali linee d'azione. Liberando nuove risorse e mettendole a disposizione delle imprese attraverso gli Enti locali, salvaguardiamo inoltre i livelli occupazionali e sosteniamo lo sviluppo socio-economico dei nostri territori".

Stanziati 4.445.000 di euro, a cui si aggiungono 21.671.000 di euro destinati a opere cantierabili a breve, purché dotate di progettazione definitiva o esecutiva. Programmati anche 1.679.000 di euro per opere emergenziali la cui realizzazione riveste carattere di urgenza. Tre i settori interessati: l'edilizia, la viabilità e gli interventi legati al rischio idrogeologico.

"Vogliamo agire sulle leve fondamentali per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia -. L'edilizia e il mondo delle costruzioni in genere attraverso questa nuova iniezione di risorse potranno tornare a respirare grazie ai nuovi appalti dei Comuni che altrimenti non avrebbero avuto in bilancio gli spazi necessari per intervenire, ma voglio evidenziare come insieme alla creazione di nuovi posti di lavoro verrà soddisfatta la necessità di avere servizi adeguati da parte delle Comunità interessate".

Tra i progetti presentati ci sono interventi di messa a norma, sicurezza e completamento di opere strettamente legate ai cittadini quali scuole, asili nido, piscine, palestre e altri centri sportivi, case di riposo per anziani, mercati civici, oltre a strade interne ed esterne.

Ma anche interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla difesa del suolo in zone ad alta pericolosità.

(Unioneonline/D)
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