Ilva, scaduto il termine per le offerte. Marcegaglia propone investimenti per 2,3 miliardi
È scaduto oggi alle 14 il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per l'acquisto dell'Ilva, la maggiore acciaieria italiana in amministrazione straordinaria.
A contendersi la società siderurgica ci sono la joint venture Am Investco Italy (15% gruppo Marcegaglia, 85% ArcelorMittal) e il consorzio AcciaItalia (con il gruppo Arvedi al 10%, Delfin e Cassa Depositi e Prestiti al 27,5% ciascuno, il gruppo indiano Jsw al 35%).
Mentre AcciaItalia non ha ancora comunicato dettagli ufficiali, ArcelorMittal e Marcegaglia hanno invece reso nota la loro proposta, che prevede investimenti per più di 2,3 miliardi di euro, oltre al prezzo di acquisto (con l'obiettivo di produrre 9,5 milioni di tonnellate di prodotti finiti).
La joint venture dovrebbe essere supportata anche da Intesa Sanpaolo, con la quale è stata siglata una lettera di intenti. E punta – tra l'altro – a sviluppare la gamma dei prodotti di elevata qualità per i settori automobilistico, edilizio ed energetico, e sfruttare la rete europea di ArcelorMittal per le vendite e il marketing.
Sono stati inoltre messi nero su bianco gli impegni per realizzare investimenti pari a 10 milioni di euro nel nuovo centro di ricerca e sviluppo di Taranto, e implementare nuove tecnologie per la produzione di acciaio a bassa emissione di anidride carbonica.
"Da italiano, mi ha fatto molta tristezza assistere al declino di questa grande società negli ultimi anni e siamo entusiasti di avere l'opportunità di contribuire alla rinascita di questa iconica azienda italiana dell'acciaio", ha commentato Antonio Marcegaglia, presidente dell'omonimo gruppo.