La pandemia da Covid-19 ha ridotto in povertà oltre 100 milioni di lavoratori nel mondo. 

A lanciare l'allarme è l'Onu. 

Secondo le Nazioni Unite, "cinque anni di progressi verso l'eliminazione dell'impoverimento sono stati vanificati" per la diminuzione delle ore di lavoro e la scomparsa di impieghi di qualità legate all’epidemia da coronavirus.

Un rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro ha spiegato infatti che, rispetto al 2019, oltre 108 milioni di lavoratori in più in tutto il mondo sono stati classificati come “poveri” oppure “estremamente poveri”. 

(Unioneonline/F)

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