La Sardegna ha scoperto l'acqua calda.

È proprio il caso di dirlo, visto che grazie a uno studio finanziato con 140mila euro dalla Regione, l'Università di Cagliari e Carbosulcis hanno trovato un modo per sfruttare l'acqua calda della miniera "Monte Sinni" della stessa Carbosulcis, a Gonnesa.

Quell'acqua, che fino ad oggi veniva eliminata con costi anche notevoli, può proiettare l'Isola in un mercato internazionale di eccellenza e altissima qualità, quello della produzione dell'alga Spirulina.

Può infatti essere utilizzata nel processo di produzione di quello che viene definito il supercibo del futuro, che promette a chi lo utilizza più energia e benefici per la salute e nel campo dei cosmetici.

Oggi l'inaugurazione ufficiale dell'impianto sperimentale, alla presenza dell'assessore della Programmazione Raffaele Paci, l'amministratore Unico della Carbosulcis Antonio Martini, il responsabile scientifico del Progetto Cristiano Galbiati, e il prorettore all'Innovazione dell'Università di Cagliari Maria Chiara Di Guardo.

LE PAROLE DI PACI - "È un progetto che a pochi mesi dal finanziamento ha già raggiunto importanti traguardi e che ha tutte le carte in regola per sfondare in un mercato in forte crescita", osserva l'assessore Paci. "L'acqua calda delle miniere - continua - da costo notevole diventa un valore aggiunto unico al mondo per garantire una produzione efficiente dell'alga verde".

DOVE CRESCE L'ALGA - L'alga Spirulina cresce in un fotobioreattore in vetro con scambiatore termico integrato, alloggiamento che ha già dimostrato di poter usare il calore dell'acqua della miniera per permettere un ciclo di produzione h24 per 365 giorni all'anno per la produzione di alghe azzurre in impianti all'aperto, senza la copertura di serre. L'impianto ha retto allo stress test di gennaio, al freddo intenso che c'è stato nell'Isola nelle prime settimane del 2019.

IL MERCATO - I prodotti derivati dalla Spirulina costituiscono un mercato in forte e costante crescita, quindi il settore potrebbe creare nuove opportunità di lavoro. La stima è di un mercato europeo da 400 tonnellate l'anno. Soprattutto integratori alimentari e prodotti farmaceutici, con una valutazione globale di mercato di oltre 380 milioni di dollari Usa entro il 2027.

"Ci si attende anche - aggiunge Paci - un forte sviluppo guidato dalla crescente domanda di coloranti alimentari naturali, dall'aumento del vegetarismo, dalle severe normative sull'inclusione di colori e saporti sintetici e dalla necessità di rimediare alla crescente malnutrizione in uttto il mondo".

Ad oggi la Spirulina è prodotta in gran parte in Cina, Italia ed Europa la importano: per questo "la Sardegna si sta lanciando in un mercato dalle enormi potenzialità", sottolinea l'assessore, che può significare "nuova occupazione, crescita economica e sviluppo".

(Unioneonline/L)

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