Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere per 180 giorni i dazi nei confronti di sei Paesi, inclusa l'Italia, per concedere loro più tempo per raggiungere un accordo sulla tassazione internazionale in seno all'Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Le restrizioni agli scambi – che sarebbero dovute scattare nei confronti di Austria, India, Italia, Spagna, Turchia e Regno Unito – erano state disposte come forma di ritorsione alle tassazioni nazionali considerate "discriminatorie" sulle società tecnologiche americane (la cosiddetta “web tax”, in vigore nel nostro Paese dal 2020).

I dazi al 25% avrebbero colpito un import complessivo di quasi 2 miliardi di dollari, di cui 800 milioni dal Regno Unito e 300 milioni a testa da Italia e Spagna.

(Unioneonline/F)

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