La chimica verde non è più strategica e non fa parte del nuovo piano industriale Eni. Se l’annuncio dei sindacati fosse confermato, il progetto per Porto Torres verrebbe liquidato senza molti problemi.

Dopo essere stato propagandato (così come tutta la chimica verde) come la salvezza per un territorio già fortemente martoriato dai siti industriali, il progetto Matrìca rischia di lasciare sul terreno una scia di promesse e illusioni.

Netta la posizione dell’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras: «Non vediamo altra alternativa nel futuro di Porto Torres che non sia la chimica verde».

L'assessore ha sottolineato che “la Giunta ha lavorato per accompagnare questo sviluppo, promuovendo l'utilizzo di bio materiali e incentivando, anche nel Piano di sviluppo rurale, la coltivazione del cardo», utile per il processo di trasformazione di materie prime e scarti vegetali in prodotti chimici” Il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu è cauto e preferisce evitare “allarmismi perché, dice, “perché il progetto di Porto Torres è già in fase di avvio».

Se così fosse, per Scanu «è probabile che gli investimenti già avviati dall’Eni rimangano in essere»
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