Dopo l'ok del cda di Ferrovie dello Stato all'offerta vincolante per Alitalia per l'acquisto dei rami d'azienda delle società Alitalia-Società Aerea Italiana e Alitalia Cityliner, c'è ancora easyJet tra i candidati partner internazionali per limitare a Fs l'esposizione azionaria.

La compagnia low cost inglese annuncia di avere "ribadito oggi la propria manifestazione di interesse per una Alitalia ristrutturata".

"Tale manifestazione di interesse - si legge in una nota della società - è in linea con i termini del processo di vendita avviato dal nuovo Governo ed è coerente con l'attuale strategia di easyJet per l'Italia. Data la natura del processo il contenuto della manifestazione di interesse è soggetto a vincoli di riservatezza. In questa fase non vi è certezza che l'operazione sarà finalizzata e easyJet fornirà ulteriori aggiornamenti se e quando lo riterrà opportuno".

I tedeschi di Lufthansa, intanto, hanno annunciato il ritiro sostenendo di non avere interesse a partecipare a una cordata per la ex compagnia di bandiera che includa il governo italiano.

"Non saremo co-investitori con il governo in un vettore aereo in ristrutturazione", ha detto l'amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, nel giorno dei conti dei primi nove mesi dell'anno, che vedono un leggero calo dell'utile operativo a 2,4 miliardi di euro per il caro-carburante.

I tedeschi non sono però gli unici a chiamarsi fuori: oltre a Cdp, escludono categoricamente ogni interesse a intervenire su Alitalia adesso e in futuro anche Leonardo ed Eni, che parla dell'ipotesi di un ingresso nella compagnia "priva di fondamento".

(Unioneonline/D)
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