Rilanciare il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, con uno sguardo particolare a quelle svantaggiate e vittime di violenza, rafforzandone la formazione e attivando percorsi di inclusione.

È stato siglato questo pomeriggio il Protocollo d'intesa che vede protagoniste la Regione Sardegna e l'Associazione Imprenditrici e Donne dirigenti d'azienda (Aidda).

Salvaguardia, conservazione, valorizzazione, rilancio delle professioni che hanno caratterizzato la vita produttiva nell’Isola, in particolar modo sotto il profilo femminile, è l'obiettivo dell'accordo presentato dall'assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, che coinvolge quattro assessorati regionali (Lavoro, Turismo, Sanità e Programmazione).

"Conseguiamo oggi un obiettivo prioritario della nostra azione politica, una iniziativa interassessoriale che oltre a consentire il supporto alle aziende favorisce la promozione di percorsi di inclusione sociale che permettono alle tante donne messe ai margini, offese e vilipese, di conseguire la necessaria indipendenza economica per sottrarsi a minacce e ricatti. Al tempo stesso riconoscere dignità alla donna attraverso il lavoro è affermare tante professionalità importanti e speciali", ha spiegato Zedda.

L'assessorato del Lavoro, sulla base del protocollo, si impegna a promuovere e favorire iniziative finalizzate a realizzare percorsi di autonomia delle donne in generale e di quelle vittime di violenza attraverso programmi formativi, incentivi economici, bonus aziendali e altre forme di incentivazione volte a sostenere l'assunzione e l'inserimento lavorativo; attivare programmi professionalizzanti di formazione e istruzione per le donne, focalizzati su professioni tipiche e specialistiche della Regione.

L'assessorato del Turismo, artigianato e commercio avrà invece il compito di promuovere e favorire la valorizzazione del territorio e degli operatori turistici attraverso il rilancio delle professioni femminili identitarie di nicchia e tipiche dei territori sardi.

"La buona politica passa per l'attivazione di strumenti come questo, che rilanciano il territorio anche attraverso le professioni identitarie, in questo caso legate al mondo femminile - ha dichiarato l'assessore Gianni Chessa -. Questo è un accordo per la Sardegna, è una forma di investimento sul futuro attraverso cui conserviamo la tradizione, rendiamo attrattiva la nostra regione e rilanciamo mestieri antichi che ancora oggi rivestono una notevole importanza".

Sarà invece compito dell'assessorato della Programmazione e del Bilancio, come ha sottolineato Giuseppe Fasolino, promuovere l'individuazione di strumenti programmatici volti allo sviluppo e all'operatività del Protocollo.

Di fondamentale importanza continueranno a essere gli strumenti attivati dall'assessorato della Sanità: "Nel corso di questi anni abbiamo rafforzato i Centri anti-violenza, dovremo arrivare a 11 centri attivi e cinque case di accoglienza entro l'anno, e messo a correre tutte le risorse necessarie per fronteggiare gli episodi di violenza che coinvolgono le donne. L'accordo odierno ci aiuta in questo e si aggiunge agli strumenti già attivati nella nostra Isola", ha detto Mario Nieddu.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata