Dolci, in Sardegna è boom per Pasqua ma non si trovano lavoratori specializzati: scoperto un posto su tre
Lo studio di Confartigianato: un settore fiorente, ma su 1250 assunzioni previste nel 2025 per un terzo non ci sono candidati competentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Duemila imprese, cinquemila addetti per un settore fiorente: quello della produzione di dolci, particolarmente attivo nel periodo delle feste pasquali. Ma c’è un problema: non si trovano lavoratori qualificati. Su 1.250 nuove assunzioni previste tra pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai per il 2025, ben 430 risultano introvabili, il 34,4%. Lo rivela un’analisi di Confartigianato Imprese Sardegna.
Nonostante questo, i dolci e la pasticceria della tradizione pasquale, anche in Sardegna, reggono all’incertezza dei consumi interni, alle crisi internazionali e all’aumento delle materie prime, confermandosi protagonisti degli acquisti d’eccellenza delle festività. Sia la produzione che la vendita di uova di cioccolata e colombe glassate, ma anche di Casadinas, Ricottine, Tiricche o tiliccas e Pardulas e Pastissus, senza contare tutto il resto dell’enorme varietà delle altre leccornie sarde, mostrano segnali di resilienza con i prezzi della pasticceria fresca che mantengono un’evoluzione moderata.
Secondo il rapporto “Pasticcerie e settore dolciario: imprese totali e artigiane in Sardegna”, realizzato dall’Ufficio Stampa di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati UnionCamere-Infocamere, nell’Isola sono 1.842 le imprese dolciarie, di cui ben 1.326 artigiane, il 72,8%, che danno lavoro a oltre 5mila addetti oltre a tutto l’indotto. Oltre a queste altre 500 circa si occupano di produzioni o servizi legati alla Pasqua come per esempio i fioristi, gli organizzatori di eventi, i produttori di scatole e confezioni ma anche i distributori di alimenti e bevande a domicilio e gli chef.
Del settore dolciario fanno parte 1.240 attività di cui 921 artigiane (il 74,3%) mentre le realtà pasticcere sono 602, di cui 405 artigiane (67,3%). Il settore dolciario e della pasticceria artigiana rappresenta il 3,9% di tutto il settore artigiano sardo.
Tra le province, in quella di Cagliari sono attive 690 imprese di cui 484 artigiane, il 70,1%, in quella di Nuoro-Ogliastra ci sono 464 attività di cui 355 artigiane, il 76,5%, a Oristano 163 di cui 110 artigiane, il 67,5%, in quella di Sassari-Gallura 525 di cui 377 artigiane, il 71,8%.
Ma «sempre più attività continuano a trovarsi in difficoltà per la mancanza di personale specializzato, soprattutto nei periodi di picco dei consumi», afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, «il pericolo, per gli artigiani, è che di fronte a questa scarsità di manodopera si inizi a ricorrere a soluzioni come i semilavorati o, peggio, ai prodotti surgelati già pronti, pur di assicurare la continuità produttiva. È una “scorciatoia”, ovvero un grave rischio che i professionisti dell’artigianato dolciario stanno cercando con determinazione di evitare».
(Unioneonline)