Dopo 33 anni con un nulla di fatto e l'ultima gara andata deserta, la Regione prova a rimettere a bando i lavori per la realizzazione del primo lotto della diga di Cumbidanovu, il più importante per il completamento dell'opera oggi ultimata per oltre il 40%. 

Il corpo diga ha un costo stimato di 120 milioni di euro, in questi rientrano i 44 milioni dell'accordo con il ministero delle Infrastrutture che sono stati poi incrementati di ulteriori 13,5 milioni (fino a 47,5 milioni di euro) alla fine del 2022. La Regione ha approvato il progetto con l'adeguamento dei costi che consentirà la pubblicazione del nuovo bando per l'affidamento dei lavori di un'infrastruttura che potrà servire 2.800 ettari di terreni agricoli dei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali.

«Dopo l'esito della precedente gara, andata deserta», afferma l'assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, «abbiamo chiesto immediatamente al Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale, soggetto attuatore degli interventi, di aggiornare i costi e di fornirci nei tempi più rapidi la documentazione necessaria alla pubblicazione di una nuova gara d'appalto. Avevamo posto come obiettivo l'approvazione dell'adeguamento dei costi entro la settimana e abbiamo rispettato gli impegni. Parliamo, data la sua rilevanza, di una gara europea la cui partecipazione è legata, per la natura dell'opera, a requisiti stringenti. L'aumento dei costi dovuto all'attuale situazione internazionale ha sicuramente condizionato l'esito della precedente gara, ma non vogliamo ulteriori ritardi. L'opera è attesa da tempo e oggi abbiamo la copertura finanziaria per la sua completa realizzazione».

L'invaso permetterebbe di immagazzinare acqua a garanzia dei lunghi periodi di siccità e in un secondo momento di avere una rete di irrigazione efficiente. Per questo la Regione preme sull'acceleratore: una volta ottenuto il via libera formale del ministero delle Infrastrutture, entro la prossima settimana la gara potrebbe già essere pubblicata nella gazzetta europea. «Abbiamo chiesto al Consorzio di bonifica che i tempi per la chiusura della gara siano fissati in 45 giorni, diversamente dai due mesi e mezzo previsti inizialmente», conclude l’esponente della giunta Solinas.

(Unioneonline/F)

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